MUSEO CASA NATALE DI GABRIELE D’ANNUNZIO, PESCARA
Il Museo Casa Natale di Gabriele d’Annunzio è collocato all’interno dell’edificio che fu di proprietà della famiglia d’Annunzio a partire dall’Ottocento e che vide la nascita del Poeta il 12 marzo 1863.
D’impianto settecentesco, il palazzo si presenta ancora oggi secondo la tipologia della tipica casa borghese ottocentesca impreziosita da arredi e mobili d’epoca e dipinti parietali del tempo, nonché oggetti, cimeli, abiti, lettere e documenti appartenuti a Gabriele d’Annunzio.
Sempre rimasto legato con i ricordi alla sua casa paterna, nella quale visse fino all’età di undici anni prima del trasferimento nella città di Prato per motivi di studio, d’Annunzio negli ultimi anni della sua vita si impegnò nei restauri dell’edificio affidati inizialmente al cognato Antonino Liberi e, in seguito, a Giancarlo Maroni, il noto architetto del Vittoriale.
Al pianterreno sono ancora visibili il cortile del pozzo, luogo caro legato all’infanzia del Poeta, la piccola scuderia del cavallo Aquilino e il portico novecentesco, mentre il piano nobile presenta una successione di stanze che costituiscono il cuore della casa-museo e che rivivono nelle descrizioni che d’Annunzio ne fa nel Notturno, opera da lui composta in seguito ad un incidente aereo che lo vide coinvolto durante un’esercitazione militare nel periodo della Prima Guerra Mondiale.
Il percorso museale è stato recentemente arricchito da due nuove collezioni private di opere e oggetti d’arte. La prima, allestita nel 2020 e curata da Luciana Arbace e Marzio Maria Cimini, è la collezione di proprietà di Gianni Santomo, che comprende numerosi oggetti tra autografi, cimeli, abiti e fotografie che raccontano diverse storie tra cui quella, speciale e segreta, tra l’anziano Poeta e la giovane moglie di un suo fornitore di abiti e suppellettili, Letizia de Felici, una delle sue ultime amanti. La seconda, allestita nel dicembre 2021, ideata da Mariastella Margozzi e curata da Irene di Ruscio, è la collezione di proprietà di Paolo Francesco d’Aloisio, che comprende diverse sculture di Costantino Barbella e due opere di pittura: la Tarantella di Pasquale Celommi e uno studio per il Voto di Francesco Paolo Michetti.
Valeria Gambi
Per raggiungere il museo: